Il nostro alimento principale: l’aria.



Il nostro naso rappresenta il principale organo d'assorbimento del prana.  Al ritmo di circa diciotto inspirazioni per un totale di 1 litro al minuto, di media, il nostro naso fa transitare nei due sensi circa 13.000 litri d'aria nelle 24 ore!
I 2 litri d'acqua e il chilogrammo di nutrimento solido che ci occorrono quotidianamente, sono ben poca cosa in confronto a questo volume.  L'aria è il nostro nutrimento principale e lo possiamo confermare. Pensate un momento: quanto tempo possiamo stare senza mangiare? E senza bere? Senza respirare bastano pochi minuti e ce ne torniamo fra le braccia del Creatore!
Il passaggio di questo nostro principale elemento vitale è strettamente sorvegliato dal naso.
Per questo motivo le conche turbinate del naso sono tappezzate da un'infinità di ultrasensibili recettori nervosi che possono rilevare tutte le variazioni qualitative dell'aria. Il compito del naso quindi è quello di condizionare l'aria, pulirla dalle polveri, riscaldarla, umidificarla e misurarne le qualità sottili.
Un cattivo odore scatena immediatamente importanti meccanismi fisiologici: il corpo viene messo in stato d'allarme, ogni cattivo odore è immediatamente sospettato di essere nocivo. La sensibilità dei recettori nervosi dell’olfatto è incredibile. Noi non percepiamo solo un profumo, siamo in grado di identificarlo con precisione: riconosciamo immediatamente il profumo della rosa, del mughetto e del giglio. Un profumo gradevole ci incita a respirare profondamente. Nel campo dell’aromaterapia è dimostrato che solo le essenze balsamiche naturali sono attivamente benefiche, quelle di sintesi non producono effetti di alcun genere, quando non provocano al contrario un senso di repulsione o effetti negativi.
Le essenze vegetali naturali diffondono i loro pregi attraverso tutto l’organismo, grazie alla loro sottigliezza e alla loro vita elettrica, agendo sulle terminazioni nervose delle conche turbinate del naso, che sono in relazione per via riflessa con i centri nervosi situati nel midollo spinale. In questo modo si possono provocare reazioni profonde e immediate su tutte le funzioni dell’organismo.
“Prendiamo l'aria”
Prendiamo, proprio alla lettera, questa espressione, perché proveremo veramente a prendere l'aria invece di inspirarla solamente, in modo passivo, come è generalmente nel caso dell'essere umano. Noi, civilizzati sedentari, persino quando ci troviamo all'aria pura in alta montagna o in fronte al mare aperto e respiriamo, o ci sforziamo di respirare, facciamo solamente entrare e uscire aria dai nostri polmoni.  Gli Yogi quando respirano prendono l'aria.
Qual è la differenza?
Le ali del naso hanno piccoli muscoli, che in noi rimangono prevalentemente inattivi ma che possiedono una grande mobilità in quegli uomini che sono detti selvaggi. Questi ultimi, con ogni inspirazione, dilatano le narici per realizzare una vera “presa d’aria”, come fanno anche gli animali. Facciamo dunque la prova di questa respirazione. Cominciamo a respirare normalmente. Le narici rimangono praticamente immobili. Poi inspiriamo profondamente ed energicamente rilasciando le ali del naso. Ci rendiamo subito conto che questo tipo d’inspirazione tende ad avvicinare le ali del naso e a ridurre così il passaggio offerto dalle narici all'entrata dell'aria, a volte succede anche che una narice si chiude completamente, sotto l’effetto di questa energica “aspirazione”. 
Adesso proviamo a prendere l'aria. Inspiriamo allargando le ali del naso, contraendo i muscoli delle narici, espirando invece li rilasceremo. Ci accorgiamo subito che con le inspirazioni effettuate in questa maniera l’aria entra più facilmente, in quantità maggiore e in modo  più equilibrato, e nello stesso momento si dirige la corrente d'aria verso le conche turbinate del naso e verso le terminazioni nervose più sensibili. Queste terminazioni nervose sono quelle incaricate di analizzare e di identificare gli odori. Il nostro naso è come una vera antenna pranica, e secondo gli yogi, questo allargamento delle narici modifica la forma del naso e guida l'aria inspirata verso le fosse nasali ove queste terminazioni nervose sono più numerose, dove è situato il nostro principale captatore di prana. Questa particolare disposizione delle narici provoca una modificazione graduale di tutto l'apparato respiratorio, narici, bronchi e alveoli polmonari compresi.
Lo starnuto, per esempio, provoca per via riflessa una risposta di tutto l'apparato respiratorio a un'irritazione anche minima. Questa reazione implica una brusca contrazione del diaframma, la partecipazione di certi muscoli del volto e una reazione globale di tutto l'apparato respiratorio.       Ed è in fondo una reazione spropositata dell’organismo a un’irritazione anche minima, appena percettibile, delle terminazioni nervose delle fosse nasali, ma una volta messa in moto non può più essere fermata. Questa è la dimostrazione che se noi cambiamo il nostro modo di respirare tutto l'apparato respiratorio di riflesso cambia.
L’allargamento delle narici condiziona la ricettività di tutto il sistema respiratorio durante l'inspirazione. Alleniamoci quindi durante i nostri esercizi respiratori allargando le ali del naso. La percezione del passaggio d'aria fresca nelle narici diviene così assai migliore e favorisce incontestabilmente l'indispensabile concentrazione del mentale sul processo di assorbimento d'aria e di prana. Non è possibile respirare in questo modo tutta la giornata ma esercitandosi regolarmente a prendere l'aria in questo modo le ali del naso ritorneranno alla loro mobilità. Anche se la modificazione sembra impercettibile, essa può comportare un accrescimento del 10% della quantità d'aria inspirata. Vi accorgerete che soltanto quest’assorbimento attivo d'aria rende la respirazione agevole, armoniosa ed equilibrata.
Da oggi proviamo ad assorbire l'aria in un modo diverso, proviamo con questi semplici esercizi a entrare in un mondo dove noi siamo gli attori principali. Controlliamo la nostra vita. Per far questo dobbiamo iniziare con la cosa principale, basilare, della nostra vita, IL RESPIRO. Sperimentiamo, rendiamo di nuovo il nostro naso muscoloso, proviamo di nuovo a sentire i profumi e di conseguenza inizieremo ad assorbire maggiormente il prana.

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