Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2014

L’educazione mentale

Immagine
di  Salvatore Brizzi Molti fra gli esseri umani presenti oggi sulla Terra stazionano in uno stadio evolutivo che li costringe a recarsi dove vi è molta gente, dove si può stare gomito a gomito con la folla; vogliono vedere movimento, agitazione, sentire il chiasso delle vie affollate del centro il sabato pomeriggio, le spiagge a Luglio e Agosto, la montagna nelle settimane di Natale e Capodanno. Abbisognano, per sentirsi vivi, di forti vibrazioni che scuotano dal letargo la loro coscienza, la quale ancora non viene influenzata da ciò che è delicato, sottile… solitario. Se un luogo è lontano dal vociare della massa, per l’uomo moderno è un brutto posto, poco interessante. Allora solo con la musica in cuffia o attraverso l’uso smodato del cellulare riesce a non sentirsi più solo. La solitudine è un nemico orribile da cui vuole difendersi appena se ne trova al cospetto. Questo continuo provocare e ricercare la confusione esterna – atteggiamento che gli antichi chiamavano

Essere Anima

Sintesi di 13min della conferenza tenuta da Salvatore Brizzi all'Esoterica di Milano il 10 marzo 2010. Differenza fra "pensare" di avere l'anima ed "essere", cioè divenire anima immortale attraverso un lavoro su di sé.