Metalli pesanti 3. parte
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LA TERAPIA CHELANTE
La procedura standard per
la rimozione dei metalli pesanti del corpo è detta "CHELAZIONE."
Tutto è compiuto con la
somministrazione di un agente chelante - solitamente acido dimercaptosuccinico
(DMSA) oppure acido etilendiaminotetraacetico (EDTA) per “chelare”, e cioè “afferrare”,
come con le chele di un granchio, i metalli velenosi e poi portarli fuori dall’organismo.
- che si lega ai metalli pesanti residenti nell’ organismo facilitandone la
naturale espulsione.
La terapia chelante è
largamente utilizzata negli Stati Uniti, Svizzera e Germania, soprattutto per
chelare l’eccesso di Calcio che si accumula sui vasi sanguigni dove forma vere
e proprie incrostazioni, al fine, quindi, di prevenire ictus, infarti e
malattie arteriosclerotiche.
Se eseguita da un medico
appositamente formato, la terapia chelante non comporta pericoli.
La terapia chelante se ben
eseguita non presenta contro indicazioni specifiche, ma essendo il prodotto
eliminato per via renale completamente nelle 24 ore, la sua pratica richiede
una efficiente funzionalità renale. E’ quindi controindicata nei casi di grave
insufficienza renale, ed anche di quella epatica, ed in generale in organismi
già troppo indeboliti.
Inoltre può provocare,
insieme all’eliminazione dei metalli tossici, anche una perdita di minerali in
traccia utili e benefici, ed è quindi necessario assumere, durante la terapia
chelante, determinati integratori alimentari che di solito vengono introdotti
nella stessa flebo di chelazione.
Attualmente la Terapia
Chelante è effettuata anche in Italia, e non solo per prevenire l’aterosclerosi,
ma anche in caso di intossicazione da metalli pesanti, in quanto l’EDTA chela
non solo il calcio, ma anche molti altri metalli quali il ferro, l’alluminio,
il cadmio, il piombo ecc…
RIMEDI NATURALI
La terapia con sostanze
chelanti sintetiche può presentare effetti collaterali ed è consigliabile solo
nei casi di avvelenamenti acuti, in cui il rischio per la salute è così alto da
non poter aspettare. In tutti gli altri casi, è preferibile un approccio più
delicato, che consente di rimuovere gli eccessi dei metalli tossici nell’arco
di alcune settimane o mesi, senza comportare rischi o pericoli per la salute.
I chelanti naturali
offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli sintetici, risultano perfettamente
tollerabili dall’organismo, non producono effetti collaterali e non danneggiano
a loro volta gli organi con cui entrano in contatto. L’unico limite dei
chelanti naturali è rappresentato dal tempo, la loro assunzione deve infatti
essere continuativa e protratta per mesi.
Cosa fare per non subire
gli effetti negativi dei metalli pesanti? Evitarli come abbiamo visto è quasi
impossibile. La Natura però, con la sua tendenza a ristabilire il suo
meraviglioso equilibrio, fornisce la cura per qualsiasi genere di affezione
l'uomo possa sviluppare. Anche gli antichi guaritori sostenevano che la natura
fosse in grado di aiutare l'uomo a scoprire la cura di molte malattie in modi
sottili e misteriosi.
ZEOLITE
La zeolite, minerale di
origine vulcanica, attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la
loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in
tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente
l'assorbimento di numerose tossine che essendo per lo più caricate
positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali
cristallini. Poiché la zeolite non viene assorbita dall'apparato gastro - intestinale,
essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha
incontrato nel suo percorso.
Esistono più di 100 tipi
diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura
fibrosa, lamellare e cristallinasferica. A causa delle sue particolari proprietà,
la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato
negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e
veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari
fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo
sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.
Questo vale anche per le
sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono
richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il
risultato di una efficace disintossicazione sistemica. L’influenza sull’intero
organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.
A causa degli equilibri
osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono
sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse
sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso
il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze
tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e
possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di
diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri
metabolici.
Questo minerale, nel suo
viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli
pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine,
virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una
alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio e da eccessi
di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite
rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita.
Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e
contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di
nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi
quali calcio, magnesio, sodio, potassio
ed altri oltre a molecole di acqua.
La zeolite è anche in
grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, che provocano stress ossidativo
e sono responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come
diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
BENTONITE
E' uno dei tipi di argilla
più efficaci per la salute umana. Usata da secoli in tutto il mondo per curare
molte malattie e come integratore alimentare. Il Canadian Journal of
Microbiology ha pubblicato uno studio secondo cui la bentonite si è dimostrata
particolarmente utile ad assorbire i virus patogeni, aflatossine, pesticidi ed
erbicidi. La bentonite inoltre “cattura” i metalli pesanti grazie al processo
di scambio ionico nel quale avviene la sostituzione degli anioni sodio legati
superficialmente all’argilla con i cationi metallici contaminati. La ragione di
questo effetto è che la bentonite contiene minerali carichi negativamente che
attraggono verso di essi le tossine cariche positivamente, lasciando quindi il
corpo senza virus.
Migliora inoltre la digestione,
purifica il colon, rafforza il sistema immunitario, purifica e nutre la pelle e
molto altro.
"L'aglio contiene
molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che ossidano
mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. L'aglio
contiene anche il minerale più importante, che protegge dalla tossicità del
mercurio, il selenio bioattivo." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD -
Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Il selenio contenuto nell’aglio
è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente, sarebbe
il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente
successiva sarebbe l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic.
Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione principale per cui esso è
in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare
con il MSM. Il metil sulfenil metano, MSM, è una forma di zolfo biologicamente
attivo, in pratica lo zolfo organico nella sua forma naturale.
E’ anche un potente
antimicrobico e antimicotico, il che lo rende efficace contro la Candida
albicans e i parassiti.
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CURCUMA
Questa pianta della
famiglia dello zenzero è ampiamente utilizzata come spezia nel sud est asiatico,
dove le sue proprietà purificanti sono note da secoli. La curcuma fu definita
dalla medicina ayurvedica la regina delle spezie: aiuta a ripulire il fegato,
purifica il sangue e promuove una buona digestione. Ha grandi proprietà
anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti collaterali dei farmaci
anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la
conservazione degli alimenti.
"La curcuma stimola
la produzione di tre enzimi-aril-idrocarburo-idrossilasi,
glutatione-S-transferasi, e UDP-glucuronil-transferasi. Questi sono
"coltelli" chimici che abbattono le sostanze potenzialmente nocive
nel fegato. La curcuma offre una protezione analoga per le persone che stanno
assumendo farmaci come il metotressato e altre forme di chemioterapia, che sono
metabolizzati da o attraverso il fegato." James A. Dukes, Ph D., Dr. -
Erbe Essenziali
Recenti studi scientifici
hanno scoperto che la miscelazione con il pepe nero aumenta in modo
esponenziale le proprietà curative della curcuma. Nessuna meraviglia che nelle
ricette tradizionali dell'Asia meridionale spesso si combinino tali due spezie.
Quindi datevi da fare ... macinate un mucchio di pepe nero in quella curcuma!
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OMEGA 3
Non è un segreto che il
consumo degli acidi grassi apporti molti benefici salutari. Gli acidi grassi
fanno miracoli per il nostro cervello.
Gli Omega-3 costituiscono
letteralmente il carburante del nostro cervello, contribuendo a mantenere
efficienti le sue funzioni principali. Il nostro organo più importante dipende
fortemente dall’ acido eicosapentaenoico (EPA) e dall’acido docosaesaenoico
(DHA), due acidi grassi della famiglia degli Omega-3, che il nostro corpo non
può creare autonomamente. L'unico modo per ottenere tali acidi è attraverso l’alimentazione.
"La maggior parte dei
professionisti sanitari ritiene che il DHA sia l'acido grasso più importante
per la struttura sana e lo sviluppo del cervello, quindi sarebbe fondamentale
che ci sia abbastanza DHA nella dieta durante la gravidanza e nei primi anni di
vita di un bambino. Lo EPA d'altro canto è essenziale per un sano funzionamento
quotidiano del cervello, il che significa che per tutta la vita hai bisogno di
una fornitura costante di EPA".
Ecco alcuni fatti
riguardanti gli Omega-3 che risultano di particolare interesse nel contesto di
questi articoli:
- Una ricerca della
University of Western Australia ha riscontrato che le donne che avevano assunto
supplementi di olio di pesce durante l'ultima parte della gravidanza
partorivano bambini con una migliore coordinazione mano-occhio, migliori doti
oratorie ed in generale superiori doti intellettive dei bambini le cui madri
invece avevano assunto olio d'oliva.
- Uno studio della
Aberdeen University guidato dal professor Lawrence Whalley ha riscontrato che gli
Omega-3 aiutano il cervello a lavorare più velocemente, aumentano il QI e
rallenta il processo di invecchiamento.
- I test condotti su
studenti dalla Dott. Madeleine Portwood hanno riscontrato che gli Omega-3 migliorano il comportamento, la
concentrazione e l'apprendimento in aula.
- La ricercatrice Natalie
Sinn in Australia ha riscontrato che gli Omega-3 siano più efficaci del Ritalin per curare la cosiddetta
(molto controversa - n.d.t.) Sindrome da Deficit dell'Attenzione.
- Hibbeln et al. studiò la
dieta in 22 paesi e trovò una associazione significativa tra il basso consumo
di Omega-3 e la depressione
post-natale.
- Il dottor Malcolm Peet
ha riscontrato che lo etil-EPA, una forma altamente concentrata di Omega 3,
riduce drasticamente la depressione.
"I complessi di acidi
grassi EPA e DHA presenti nell’olio di pesce rendono i globuli rossi e bianchi
più flessibili, migliorando la microcircolazione nel cervello, nel cuore e in
altri tessuti. Tutte le funzioni di disintossicazione dipendono dalla
somministrazione di ossigeno ottimale per il flusso sanguigno. EPA e DHA
proteggono il cervello dalle infezioni virali e sono necessarie per lo sviluppo
dell'intelligenza e della vista. L'organello cellulare più vitale per la
disintossicazione è il perossisomi. Queste strutture di piccole dimensioni sono
anche responsabili del lavoro specifico di ogni cellula.
Nella ghiandola pineale la
melatonina viene prodotta in perossisomi, in neuroni della dopamina e
noradrenalina, ecc. E' qui che il mercurio ed altri metalli tossici attaccano
fino a impedire alle cellule di svolgere il loro lavoro. " Tratto da
Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio,
Piombo e altri metalli.
Tutto ciò è un bene, ma
quali sono le migliori fonti di olio di pesce? Il consumo di grandi quantità di
pesce sarebbe la scelta più logica, ma sapendo che molte specie contengono
elevati livelli di mercurio, ciò potrebbe causare ulteriori danni al cervello.
Per questo motivo, gli integratori di Omega-3 sono probabilmente il modo
migliore per mantenere il corpo ben fornito con EPA e DHA.
Quando si seleziona un
supplemento Omega-3, è necessario assicurarsi che sia molecolarmente distillato
e che contenga alte percentuali sia di DHA che di EPA, ma soprattutto di DHA.
La distillazione molecolare è un processo speciale che rimuove tutte le tossine
da petrolio (compreso il mercurio), garantendo una adeguata protezione per il
consumo umano.
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Una recente ricerca medico-scientifica condotta alla fine
dell'anno scorso (2010) in Gran Bretagna su oltre 19.000 persone rileva che
l’assunzione di omega-3 è più efficiente se questi provengono dai vegetali. I
risultati della ricerca sono stati resi noti in un articolo apparso di recente
sull'American Journal of Clinical Nutrition.
Secondo questo studio, i
vegetariani provvedono autonomamente alle proprie necessità di acidi grassi
essenziali omega-3 a lunga catena (presenti nei pesci ) ricavandoli dagli acidi
grassi omega-3 vegetali, quindi senza dover introdurre il pesce nella propria
dieta. Tali grassi sono importanti per il buon funzionamento dei meccanismi
metabolici.
L'acido alfa-linolenico ALA (precursore degli acidi grassi omega-3
a lunga catena) una volta introdotto nel nostro organismo con l'alimentazione,
viene metabolizzato e trasformato in EPA e DHA, entrambi votati a fondamentali
funzioni organiche quali la formazione delle membrane cellulari, lo sviluppo e
il funzionamento del cervello e del sistema nervoso periferico, la produzione
di eicosanoidi che regolano la pressione arteriosa e stimolano il sistema
immunitario.
E' già noto da tempo come gli omega-3 si possano ricavare molto
più facilmente da fonti vegetali, come noci, semi di lino e olio di semi di
lino, piuttosto che dal pesce, ma la nuova ricerca pubblicata sull'American
Journal of Clinical Nutrition rende ancora più evidente come la fonte
privilegiata di questi acidi grassi essenziali sia proprio quella vegetale.
Nell’ambito dello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer
and Nutrition), che rappresenta il più vasto studio condotto sui livelli di ALA
e sulla conversione in EPA e DHA, il Dr. Welsh e la sua equipe hanno misurato i
livelli plasmatici degli acidi polinsaturi, cioè omega-3 e omega-6, in due
gruppi di campioni, cioè nei vegetariani/vegani e nei consumatori di pesce. I
livelli di EPA e DHA sono risultati essere uguali in entrambi i gruppi. Questo
dimostra - spiegano i ricercatori - che l’ "efficienza di conversione"
in acidi grassi omega-3 a lunga catena è significativamente maggiore nei
vegetariani/vegani rispetto a coloro che consumano pesce.
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