Metalli pesanti 2.parte
I Radicali Liberi
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione
di Radicali Liberi (i metalli pesanti distruggono i legami molecolari e
liberano Radicali Liberi), molecole chimiche estremamente pericolose per le
nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”, responsabili
dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie
cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi
fortemente instabili in quanto mancano di un elettrone. Per raggiungere la
stabilità questi atomi vanno alla ricerca spasmodica dell’elettrone mancante:
attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in contatto al fine di rubarle
proprio l’elettrone mancante. Quando un Radicale Libero strappa un elettrone a
un’altra molecola (ossidazione) finalmente raggiunge la stabilità, ma la
molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua volta perché ha
ora un elettrone in meno. Questo nuovo Radicale cercherà, quindi, anch’esso un’altra
molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione Radicalica a Catena)
La Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole anti-ossidanti
che, con diversi metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.
La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni
cellula produce da 1 a 3 miliardi di Radicali Liberi al giorno) durante i
normali processi metabolici. I radicali liberi prodotti dalle cellule vengono
eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle cellule stesse. Il problema sono
i radicali liberi che si formano a causa dello stress ossidativo ovvero quelli
che derivano dall'esterno a causa di stili di vita non salutari. Ad esempio una
sola sigaretta produce 10 miliardi di Radicali Liberi.
Normalmente, queste specie, sono rapidamente rimosse prima
che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula.
Lo stress ossidativo e la mancanza di antiossidanti induce i radicali liberi a
colpire i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e
DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di patologie
umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie
neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al.
(2001)].
Inoltre:
* I Radicali
Liberi danneggiano le membrane ossidando i fosfolipidi. In caso di stress
ossidativo i Radicali Liberi attaccano gli acidi grassi polinsaturi delle
membrane ossidandoli (perossidazione): ciò determina un progressivo
irrigidimento delle membrane con riduzione della funzionalità fino alla morte
della cellula. I LIPIDI determinano le caratteristiche strutturali
(permeabilità, fluidità, resistenza allo stress) e regolano le funzioni della
membrana (passaggio di sostanze, comunicazione intercellulare.)
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* I Radicali Liberi danneggiano il collagene agendo sulle
proteine della pelle quali il collagene e l’elastina con un meccanismo chiamato
“cross-linkage”, cioè formazione di legami crociati fra le fibre di collagene
ed elastina. Ciò determina perdita di elasticità e tonicità oltre a un
inesorabile avvizzimento cutaneo. Inoltre l’azione dei Radicali Liberi sui
lipidi cutanei porta alla formazione di LIPOFUSCINA , il pigmento responsabile
delle macchie cutanee tipiche della vecchiaia.
Per eliminare i radicali liberi è necessario migliorare il
proprio stile di vita:
* evitare fumo
*
ridurre alcool
*
condurre una vita senza stress
*
eliminare i metalli pesanti
dall'organismo
*
mangiare frutta e verdura, in particolare quella che contiene le vitamine A, C,
E:
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VITAMINA C: Pomodori, Agrumi,
Peperoni, Broccoli, kiwi, ortaggi a foglia verde…
VITAMINA A: Fegato, carote, uova,
albicocche, formaggi, pesce:salmone e sardine, latte intero…
VITAMINA E: Olio d’oliva, germe
di grano, olio di mais, olio di soia, olio di girasole, olio di arachide, noci,
noccioline….
*
Assumere Bioflavonoidi: QUERCITINA: vino rosso, cipolla rossa, thè verde,
mirtilli, mele RUTINA: grano saraceno, vino rosso, menta ANTOCIANINE : ribes,
ciliegie, cavoli, uva, fragole, banane, asparagi, piselli, pere, patate
*
Assumere Carotenoidi: CAROTENE :
carote LICOPENE : pomodori, pompelmo rosa, melone LUTEINA:cavoli, spinaci,
broccoli, zucchine, piselli. ZEAXANTINA: grano, tuorlo d’uovo, peperoni rossi,
mango, succo d’arancia Il LICOPENE è il più potente carotenoide conosciuto e il
pomodoro è l’alimento che ne contiene di più (1 pomodoro medio contiene 3,7 mg
di licopene). Il LICOPENE ha un’azione anticancerogena 10 volte più potente del
betacarotene,possiede un’azione protettiva contro l’ossidazione delle LDL (il
pomodoro protegge dalla formazione delle placche). Uno studio ha dimostrato che
mangiando pomodori 10 volte alla settimana si ha una riduzione del 45% del
cancro alla prostata (Giovannucci e coll., J. National Can. Istit. 1995;
87:1767 – 1776). La LUTEINA e la ZEAXANTINA proteggono le cellule della retina
dalla degenerazione maculare.
Vademecum: quali sono gli effetti dei
principali metalli tossici:
*
Allumino: danni al sistema nervoso centrale, demenza, perdita di memoria,
autismo.
*
Antimonio: danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera allo stomaco.
*
Arsenico: cancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle.
*
Bario: ipertensione, paralisi.
*
Bismuto: dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea.
*
Cadmio: diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari,
disordini psicologici, tumore.
*
Cromo: danni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare.
*
Rame: irritazioni al naso, bocca e occhi; cirrosi epatica, danni al cervello e
ai reni. Emicranie croniche
*
Gallio: irritazione alla gola, difficoltà respiratorie, dolori alla cassa
toracica.
*
Afnio: irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose.
*
Indio: danni al cuore, reni e fegato.
*
Iridio: irritazione agli occhi e al tratto digestivo.
*
Lantanio: cancro polmonare, danni al fegato.
*
Piombo: danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà
di apprendimento, distruzione del sistema nervoso.
*
Manganese : disturbi alla coagulazione del sangue, intolleranza al glucosio,
disordini allo scheletro.
*
Mercurio: distruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA.
*
Nickel: embolia polmonare, difficoltà respiratorie, asma e bronchite cronica,
reazione allergiche della pelle.
*
Palladio: altamente tossico e cancerogeno, irritante per le mucose.
*
Platino: alterazioni del DNA, cancro, danni all’intestino e reni.
*
Rodio: macchie alla pelle, potenzialmente tossico e sospetto cancerogeno.
*
Rutenio: altamente tossico e cancerogeno, danni alle ossa.
*
Scandio: embolia polmonare, danni al fegato.
*
Stronzio: cancro ai polmoni, nei bambini difficoltà di sviluppo delle ossa.
*
Tantalio: irritazione agli occhi e alla pelle, lesione del tratto respiratorio
superiore.
*
Tallio: danni allo stomaco, al sistema nervoso, coma e morte, per chi
sopravvive al Tallio rimangono danni al sistema nervoso e paralisi.
*
Stagno: irritazione agli occhi e alla pelle, emicrania, dolori di stomaco,
difficoltà ad urinare.
*
Tungsteno: danni alle mucose e alle membrane, irritazione agli occhi.
*
Vanadio: disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni allo stomaco ed
intestino.
*
Ittrio : altamente tossico, cancro ai polmoni, embolia polmonare, danni al
fegato.
Un pericolo sottovalutato
I metalli tossici sono dei nemici silenziosi, poiché a causa di negligenza e
disinformazione, l’attenzione nei loro confronti è minima. Lo studio dei
metalli tossici e dei loro meccanismi d’azione è spesso completamente ignorato
dalla classe medica. La gran parte dei testi di nutrizione, si limita a qualche
accenno, senza approfondirli come meriterebbero. Nella stragrande maggioranza
dei casi l’avvelenamento o l’intossicazione da metalli pesanti avviene senza
clamori, in assoluto silenzio e senza segnali eclatanti. E’ un processo
lentissimo, che avviene giorno dopo giorno, attraverso più canali (l’aria,
l’acqua, gli alimenti, le esalazioni, il contatto con depositi) e che si
manifesta sotto forma di disturbi, alterazioni, malattie piccole e grandi.
Inevitabilmente l’attenzione si focalizza su questi sintomi, tralasciando
completamente, e colpevolmente, di verificare se i metalli tossici sono in
qualche modo in relazione con lo stato di salute. Qualche anno fa la
prestigiosa rivista scientifica americana “Lancet” ha pubblicato uno studio che
dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di
alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la
sclerosi multipla, l’autismo e la presenza di mercurio; altri ancora il nesso
tra cadmio, piombo e sclerosi laterale amiotrofica, altri infine sottolineano l’effetto
nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario.
Continua...
Alzheimer21.jpg |
Tratto da: http://dioni.altervista.org/dioni_0374.html
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