Giorno - Notte


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Il giorno rappresenta l'attività e la notte il riposo. Naturalmente anche durante la notte, nel sonno, l'uomo compie un certo lavoro, diverso, che non avviene nella coscienza ma in un livello che si chiama sub coscienza. Il giorno corrisponde quindi alla coscienza, alla veglia e all'attività, la notte alla subcoscienza, al sonno e alla passività. Il giorno sott’intende il consumo mentre la notte rappresenta il recupero o meglio dire la rigenerazione.
Il consumo non può durare a lungo se non c'è recupero, cioè se non si rigenerano le proprie forze. Per ricaricare le batterie quindi ci si deve purificare e le attività più importanti per questo, si svolgono durante la notte, nel nostro subconscio.
Certi alimenti nocivi e tossici scompaiono noi facciamo si che le vie respiratorie, circolatorie ed eliminatorie siano libere e che tutti i fluidi possano circolare facilmente.
Non possiamo neanche immaginare quante energie consumiamo, noi e il nostro cervello, solo restando svegli. Quando, durante la giornata, arriviamo al punto in cui ci mancano le forze materiali e le nostre batterie sono completamente scariche ci addormentiamo per recuperare ciò che ci manca. A volte possono bastare pochi minuti per sentirci nuovamente ristabiliti e ricaricati e in questo modo possiamo continuare a lavorare.

 
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Nella vita che ci circonda, possiamo trovare il giorno e la notte sotto varie forme, possono corrispondere per esempio alle stagioni. La primavera e l'estate corrispondono al giorno e l'autunno e l’inverno corrispondono alla notte in cui la natura entra nella fase di riposo per recuperare le proprie forze. Durante l'autunno-inverno il lavoro avviene nelle radici e si ferma nel tronco e nei rami (quindi l’albero perde foglie, fiori e frutti). Questo corrisponde al lavoro del subconscio mentre primavera ed estate corrispondono alle attività di lavoro cosciente.
Quest’alternanza che corrisponde al giorno e alla notte si può trovare, ancora, in ogni mese. Nell'arco di quattordici giorni la luna cresce, perciò corrisponde al giorno e nei successivi quattordici giorni decresce e corrisponde alla notte. Quando la luna è nella fase crescente, l’attività si sposta verso l'alto (cervello) ed è il periodo in cui l'uomo può permettersi di consumare e di produrre di più, di essere più attivo e utilizzare una maggiore quantità di energia. Quando, invece, la luna è in fase decrescente, l'attività si sposta verso lo stomaco, il ventre e verso gli organi genitali. In questo periodo l'uomo è molto più attivo nel subconscio, è più sensuale e ha bisogno di una maggior quantità di cibo e di sonno. Ogni mese è fatto di due settimane di chiarezza e due di oscurità.
Secondo la scienza iniziatica la notte prepara il giorno, significa che le tenebre generano la luce. Le tenebre rappresentano la materia disorganizzata, il caos, il lavoro svolto nel subconscio che poi sorge nella coscienza sotto forma di luce e comprensione. Ecco perché è molto importante saper lavorare nelle tenebre del nostro inconscio. Se siete riusciti a compiere il vostro lavoro spirituale nel vostro conscio o nella vostra super coscienza perché il sole era visibile, nei giorni in cui le condizioni sono contrarie voi dovete comunque essere attivi, magari dovreste fermare le attività del cervello e scendere verso il plesso solare.
Perché il plesso solare? Perché è la sede del subcosciente mentre il cervello è la sede della coscienza. Quando scendete nel subconscio, che rappresenta l'aspetto collettivo, (poiché è collegato con il cosmo, l'universo) tramite il plesso solare vibrate nell'immensità. Con il plesso solare si lavora durante la notte.
Durante il giorno, potete vivere credendo di essere del tutto separati dagli altri e si arriva fino a pensare di dover lottare contro gli altri. Durante il sonno, invece, non si possiede più una vita individuale ma si diventa universali, ci s’immerge nell’immensità, dalla quale si attinge la forza per la rigenerazione. È proprio incredibile che noi prendiamo le nostre forze proprio dalla nostra collettività, dal nostro oceano cosmico, per risorgere alla mattina ed esprimere la nostra individualità, ecco questo si chiama giorno e notte, coscienza e subcoscienza, veglia e sonno.

Le tenebre precedono la luce e quando gli alchimisti dicono che la luce sorge dalle tenebre sottintendono il risultato di un grande lavoro preliminare che avviene nell'oscurità.
Si può lavorare nell'oscurità, ciò è dovuto al fatto che in realtà l'oscurità non esiste, perché durante la notte regna una luce abbagliante, astrale, che gli occhi fisici non percepiscono. Questo per certi è tenebroso per altri è luminoso, quindi, la luce e le tenebre esistono sempre contemporaneamente.
Si può affermare che la luce è figlia dell'oscurità, infatti, il bambino che esce dal grembo della madre ne è un esempio. La luce non ha mai generato l'oscurità, la luce allontana il buio mentre l'oscurità genera la luce.

Se non ci fosse il movimento, la luce non apparirebbe, si deve ricorrere a uno sfregamento e al movimento affinché si manifesti il calore che in seguito si trasforma in luce. Ora se applichiamo questa cosa all'essere umano, si può dire che la volontà produce il movimento, il movimento produce calore cioè in altre parole l'amore, il quale, intensificandosi è obbligato a manifestarsi sotto forma di luce, d’intelligenza e di saggezza.
All'origine c’è la volontà, poi il movimento e poi l'amore. La volontà è qualcosa di oscuro. Nelle tenebre c'è una volontà che non si vede, quest’attività produce calore, anch’esso non visibile ma percepibile che alla fine si manifesta e appare in forma di luce. Dio ha creato il mondo grazie alla volontà, all'amore (calore) e alla saggezza (luce). Anche l'uomo può creare nello stesso modo poiché il movimento si genera nel plesso solare sotto forma di vita, il calore nel cuore sotto forma d'amore e la luce nel cervello sotto forma di saggezza.

Esiste quindi un mondo illuminato dalla luce, nella quale tutto appare distintamente: le forme, i colori, le dimensioni, le distanze, e i pericoli; come pure un mondo oscuro dove tali verità sfumano a favore di altre realtà. L'uomo trascorre una lunga notte nel ventre della madre dove si forma e si prepara ad uscire e ripete per tutta la sua vita quell’alternanza :   a volte veglia ed esce dalla notte, a volte si addormenta ed entra nella notte.
 La manifestazione è il giorno, mentre la preparazione, la costruzione, la formazione nell'oscurità è il caos, cioè la notte.
La notte precede il giorno e le creazioni più importanti si preparano nell'oscurità.
Perché gli iniziati hanno associato la notte al principio del male e il giorno al principio del bene? Perché le tenebre sono il simbolo dell'inferno mentre la luce e il simbolo del bene?
Quando il sole sorge al mattino, tutto diviene visibile è preciso per questo potete cogliere delle informazioni, dirigervi, lavorare, fare calcoli e ricerche.

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Quando invece, il sole tramonta, tutto sfuma e non si vedono più né le forme né i colori, ma solo l'immensità, lo spazio infinito e una miriade di stelle... E’ una visione così immensa, da far perdere la testa e l'anima va per immergersi in quello spazio senza limiti, fondendosi in altre esistenze. La pace e la serenità s’instaurano in noi, poiché in una tale maestosità molti particolari della vita quotidiana perdono la loro importanza, consentendoci di entrare nella vita universale.

Dovremmo attribuire meno valore al Sole perché ci sono molti altri “soli” nell'universo? No, perché il linguaggio della natura ci indica che il sole ci illumina affinché noi possiamo studiare e lavorare per la nostra evoluzione. Se il sole non ci fosse, lo studio e il lavoro per la nostra realizzazione sarebbero impossibili e ci perderemmo nell'immensità.
Il Sole, la Luna e le stelle sono rappresentati dentro di noi. Nella nostra intelligenza, troviamo il sole sotto forma di luce e nei nostri sentimenti sotto forma di amore.
Nel nostro organismo il sole è rappresentato dal cuore che è il centro da dove affluisce il sangue per andare a nutrire gli organi.
Se il sole che è il simbolo dell'intelletto (che è quella facoltà che dà chiarezza alle cose per poterle vedere e comprendere), presente in noi sotto forma di comprensione, chiarezza e saggezza, non proietta la sua luce si rimane cechi e quando si è cechi ci si può smarrire.
Il sole ha la caratteristica di individualizzare le creature, di separarle dalla collettività, per poterle rendere coscienti e capaci di studiare, quindi possiamo dire che è utile ma al tempo stesso recide i nostri legami con la vera realtà che è nell'immensità.
Ecco che cosa fa "il sole", ci impedisce di abbracciare l'immensità con tutte le altre stelle, ci lascia vedere solamente una piccola porzione di terra. Nei piani dell'intelligenza cosmica lo sviluppo dell'intelletto ha raggiunto soltanto una delle tappe, naturalmente essa sapeva che l'uomo si sarebbe allontanato da tutto per diventare alla fine materialista, miscredente e ateo. Sapeva anche che tale situazione sarebbe stata passeggera, poiché l'intelletto inferiore (che mantiene l'uomo in uno stato rigido, meccanico) è unito all'intelletto superiore (il corpo causale).
L’uomo è rappresentato con i suoi corpi: fisico, astrale, mentale inferiore, mentale superiore, buddico e atmico.
Al centro si trovano i corpi: mentale inferiore (che i teosofi chiamano MANAS) mentale superiore - il corpo causale. Questi due sono uniti fra loro e grazie alle proprie attività, l'intelletto inferiore riuscirà un giorno a risvegliare l'intelletto superiore. È necessario che l'uomo possieda un intelletto che gli consenta di svilupparsi come individuo è padroneggiare il mondo materiale. Per migliorare armonicamente, l'uomo deve sviluppare la capacità di lavorare su entrambi i livelli.
Nel lontano passato quando l'intelletto non era sviluppato e la coscienza non era ancora sveglia sul piano fisico, l'uomo viveva una vita psichica, una vita astrale, sdoppiandosi facilmente per visitare i mondi invisibili o vedere le anime dei trapassati e comunicare con loro. Poi l'intelligenza della natura ha deciso di far evolvere l'intelletto umano, e così si è sviluppato per far sfumare tutto ciò che era intuizione, chiaroveggenza e misticismo. Qualche singolo individuo ha conservato il contatto con il mondo sottile, ma la maggioranza degli esseri umani è completamente priva di tale capacità, perché molto più impegnata con l'attività intellettuale.
Comunque l'intelletto ha possibilità di andare oltre e verrà il giorno in cui entrerà in contatto con l'intelligenza superiore (alla quale è legato) l'intelligenza pura, l'intelligenza sublime delle cause prime. Non si deve annientare l'intelletto perché è una facoltà che Dio ci ha dato per permetterci di trovarLo. Se non avessimo l'intelligenza evoluta, anche solo un'intelligenza mediocre, limitata, non potremmo mai trovare nulla.
L’alternarsi del giorno della notte c'insegna che l'uomo deve vivere nei due mondi: sviluppare il proprio intelletto osservando bene il piano fisico con tutti i suoi particolari, al tempo stesso non rimanere esclusivamente su quel piano, altrimenti non sarà mai completo perché gli mancherà l'immensità del cuore e dell'anima. Il saggio sa di dover comunicare con la collettività delle anime nell'universo e al tempo stesso lavorare sul piano fisico.
Se il giorno vi presenta l'importanza della terra, dei dettagli e delle piccole cose, la notte vi fa capire la mancanza di significato di tutto questo. Infatti, quando avete dei problemi o delle inquietudini, contemplate le stelle, sentirete che, a poco a poco, tutto ciò che era negativo comincia a sfumare, mentre vi pervadono la nobiltà d'animo, la generosità e l'indulgenza, tanto da ridere delle offese che vi sono state fatte e di qualsiasi altra situazione negativa. Nell'allontanarsi da tali piccole realtà per lanciarsi nell'immensità, l'uomo diviene grande e si diffonde nello Spirito cosmico.
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Per questo ogni sera prima di andare a letto chiedete al creatore di farvi comprendere e visitare tutti gli splendori della creazione, così, durante la notte andrete molto lontano e non rimarrete sempre a stagnare sul piano terreno. L’uomo non è fatto per rimanere aggrappato alla terra ma per viaggiare verso gli altri pianeti e le stelle, poiché per l'anima non ci sono ostacoli. Il corpo fisico è troppo denso e non può volare nello spazio ma per l'anima non ci sono ostacoli, né barriere, né schermi, tuttavia, affinché possa viaggiare, è necessario soltanto che il suo legame col corpo non sia troppo saldo.
È detto nei libri sacri che colui che riesce a fermare il pensiero gusterà la beatitudine e l'immortalità. La cosa più difficile è saper fermare il pensiero, fare il silenzio completo pur rimanendo vigili, non pensare, ma nemmeno addormentarsi, solamente sentire senza pensare. Si sente e si comprende al tempo stesso (non si sa come si comprenda né che cosa) ma ci si rende conto che ciò non avviene mediante il cervello, infatti, il cervello non è l'unico organo capace di comprendere.
La luce e le tenebre sono due principi divini. Nella notte non c'è nulla di negativo non più che nel giorno. È soltanto nella mente degli uomini che esiste il male, perché non possiedono la giusta comprensione, mentre nella natura il male non esiste. Le tenebre compiono il loro lavoro e la luce pure La luce esce dalle tenebre poiché le tenebre generano la luce.
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Preso dal libro: "I segreti del libro della natura" O.M.Aivanhov

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